Attualmente il 97% della popolazione sopra i 65 anni vive nella propria casa con un'assicurazione che garantisce cure a domicilio; l'80% di loro necessità effettivamente di un supporto professionale: è chiaro come di conseguenza lo sviluppo di un sistema sanitario domestico sia sentito come una necessità.
Da un punto di vista finanziario, questo potrebbe tradursi in un innalzamento dei costi sanitari per la popolazione più anziana, fino ad arrivare secondo alcune previsione al 50% della spesa totale nel 2025.
E' con queste previsioni in mente che l'attuale governo Abe cerca di riformare il sistema sanitario nel giro dei prossimi dieci anni. La riforma verterà sullo spostamento di attenzione dalle patologie acute, per la cura delle quali gli ospedali giapponesi sono rinomati, alle patologie croniche, favorendo il consolidamento delle realtà già presenti sul territorio sulla ricerca di finanziamenti esteri o la creazione di nuove strutture. L'invecchiamento della popolazione porterà anche certamente a nuove opportunità di business, che favoriranno chi saprà offrire soluzioni olistiche in maniera veloce, creativa e flessibile a chi esce dall'ospedale - del resto il Giappone ha il tempo medio di ospedalizzazione più alto al mondo - e chi riuscirà a prevenire nuovi ingressi in ospedale.
Risberg intravede tre principali tasselli a comporre queste nuove opportunità: l'incremento di patologie croniche, la carenza di personale e la crescita di un desiderio di migliori scelte per la propria vita e le cure ricevute. Detto in parole semplici, la gente vuole vivere contenta e nella propria casa. Chi riuscirà a mettere insieme i pezzi di questo mosaico avrà di fronte grandi possibilità di successo. In questo l'innovazione e la semplificazione delle tecnologie informatiche saranno essenziali.
Risberg conclude il seminario affermando che in ultima analisi ciò che salverà il Giappone sarà la sua stessa cultura. I medici giapponesi sono professionisti devoti, disposti spesso a rinunciare alla loro vita privata per la salute dei pazienti.